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Troppi civili morti in Yemen: gli Usa limitano la vendita di armi a Riyadh
La decisione fa seguito alle “profonde preoccupazioni per il modo in cui la coalizione araba sceglie gli obiettivi in Yemen”. Washington non consegnerà più armi di precisione guidate, mentre terrà fede ai contratti firmati
l’8 dicembre scorso. Il silenzio dell’Arabia Saudita.
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Il rebus di Aleppo/Mosul
di Pepe Escobar
Sabotaggio del Pentagono sulla tregua di USA e Russia, la furia di Samantha Power (detta la pazza) e calunnie sulla Russia, i crimini di guerra. E altri scenari.
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e continua a presidiare il confine. Due civili morti tra cui un ragazzo di 17 anni. Le Ypg-Ypj non intervengono per evitare un'escalation con lo stato turco, ma sono comunque pronte ad intervenire a difesa dei civili qualora la situazione degenerasse ulteriormente. |
I progetti per il Kurdistan
di Thierry Meyssan
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I nostri bambini
vi uccidono. Ultima propaganda Isis, distribuita
da SITE |
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I terroristi dell’Isis non sono pazzi: sono wahabiti
di Michele Orsini
Per il rapporto emanato la settimana scorsa dall’Europol, Ufficio europeo di polizia contro la criminalità organizzata e il terrorismo, molti dei foreign fighters schieratisi col terrorismo islamista (Isis e Al-Qaeda su tutti) soffrirebbero di qualche patologia mentale: in particolare tra i lupi solitari la percentuale salirebbe al 35% di quelli attivi tra il 2000 e il 2015.
I senza dio della guerra
di Tommaso Di Francesco
Di fronte al limite mai superato dell’uccisione in chiesa di un sacerdote, padre Jacques, il Giornale e Libero, fogli razzisti del populismo italiano, hanno titolato: «Hanno sgozzato dio», «Occhio, ti sgozzano in chiesa». Chiamando non al dolore ma all’odio. All’occhio per occhio, all’istigazione secondo l’equazione: arrivano i migranti, arrivano i terroristi.
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Noi musulmani ipocriti: Daesh ci rappresenta
di Kamel Abderrahmani
La sharia “inventata” dagli ulema e insegnata nelle scuole coraniche è la stessa che viene praticata dai militanti dello Stato islamico. La “giurisprudenza religiosa, sorta più di 10 secoli fa” ha “incatenato e arrugginito il nostro cervello e quello dei nostri figli”. È urgente svecchiare la religione musulmana dalle ambiguità legate al passato. La coraggiosa denuncia di un giovane studente musulmano algerino.
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Omar, terrorista made in Usa,
e il sangue
di Nizza
di M. Santopadre
Una notizia diffusa senza grande evidenza dai media prima che l’ennesimo ‘lupo solitario’ spargesse il sangue dei cittadini europei a Nizza, dovrebbe far riflettere, e molto, coloro che si ostinano a catalogare il terrorismo jihadista come fenomeno religioso o culturale.
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L’attacco di Dhaka
“mira al governo e vuole destabilizzare il Paese”
Una fonte locale spiega ad AsiaNews: “Dietro il massacro degli stranieri c’è la precisa volontà di far cadere l’esecutivo e far precipitare la piccola ripresa economica del Bangladesh. L’obiettivo è creare caos e paura, in modo da poterne fare una roccaforte del terrorismo”. L’alternativa “non è migliore: la militarizzazione totale della nazione e la sospensione dei diritti civili”.
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Attentato con italiani fra le vittime: titolone, paginoni e speciali
Attentato a occidentali senza vittime italiane: prima pagina con foto
Attentato con vittime non occidentali: trafiletto quando va bene. leggi tutto |
La ferocia e la strategia
di Franco Cardini
La globalizzazione non è un pranzo di gala
di Ugo Maria Tassinari
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Le autorità di sicurezza kuwaitiane hanno scoperto e stronacato tre cellule ISIS che stavano tramando attacchi terroristici nel paese, lo ha riferito Lunedi il ministero degli interni.
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ANSA.it - 04 luglio 2016 - L'ambasciata americana in Arabia Saudita ha confermato che non ci sono feriti nello staff del consolato di Gedda, dopo che stamane un kamikaze si è fatto esplodere nelle vicinanze. L'ambasciata ha fatto sapere che rimane in contatto con le autorità saudite riguardo all'inchiesta. Nell'ultimo warning ai cittadini americani, dopo l'attacco, l'ambasciata ha invitato a fare attenzione negli spostamenti e a prendere precauzioni extra viaggiando attraverso il Paese. Il ministero degli interni di Riad in un comunicato ha spiegato che il kamikaze ha attivato il suo giubbotto esplosivo quando le guardie di sicurezza gli si sono avvicinate, vicino al parcheggio di un ospedale, nei pressi del consolato americano. Lui è morto e due agenti sono rimasti feriti in modo non grave. Non è stato specificato se l'obiettivo del kamikaze fosse il compound diplomatico americano.
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E se l’ISIS avesse un piano B?
di Giovanbattista Varricchio
Il trend del conflitto che insanguina una consistente parte del Medio Oriente pare essere quello di una ritirata progressiva e generale di Daesh su tutti i fronti. Ma è davvero l'inizio della fine?
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Strage di Lahore: 72 morti, molti cristiani. Chi sono i Jamaat-ul-Ahrar
Strage di cristiani a Lahore
Strage al parco di Lahore, 72 vittime, cir
ca 50 i cristianiCristiani pachistani, cittadini e martiri
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Notiziegeopolitiche - 2 marzo 2016 - Un gruppo di terrostisti, quasi certamente membri dell’Isis, sono penetrati nel territorio tunisino a bordo di pick-up diretti verso la città di Ben Gardane, ma sono stati intercettati dai militari a al-Aouiji, poco distante dalla città. Nel conflitto a fuoco che ne è seguito sono rimasti uccisi un civile, che si è trovato fra gli agenti e i terroristi, e quattro jihadisti. Due militari risultano essere stati feriti. Solo ieri il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha fatto sapere che militari e intelligence saranno inviati in Tunisia in quanto vi è “estrema preoccupazione” per le infiltrazioni dei jihadisti come pure per la loro presenza lungo le coste libiche, e Tunisi ha acconsentito alla richiesta di Berlino di inviare addestratori tedeschi per formare i militari libici.
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AIUTARE LA TUNISIA PER AIUTARE L’ITALIA E L’EUROPA
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La quarta guerra mondiale
di Spartaco A. Puttini
La crisi del Vicino oriente sembra divenire sempre più calda e complicata. Le sue ricadute, dirette e indirette, sull’Europa si fanno sempre più pesanti. Ma è l’intero clima internazionale a surriscaldarsi.
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A Tobruk!
di Lorenzo Vita
Si rincorrono le voci di un ormai sempre più prossimo intervento in Libia della coalizione occidentale. Gli inglesi pare siano già a Tobruk, gli Stati Uniti preparano l’attacco a Sirte, e l’Italia, da parte sua, sembra ormai decisa ad intervenire. Un’altra volta l’Occidente interviene per riparare gli errori commessi da se stesso. Un gioco al massacro che ci sta costando tantissimo.
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Jakarta Starbucks fatto saltare in aria in triplice esplosione.
Distrutto anche un posto di polizia, uccisi gli ufficiali e morti gli attentatori. Scoppia una battaglia in strada con proiettili e bombe a mano. Uomini armati in fuga, sono asserragliati in un edificio. Central Jakarta al centro di una massiccia operazione di polizia |
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Il più grande movimento islamico del Paese ha organizzato una manifestazione interreligiosa per il 17 gennaio. Sono attese 10mila persone. Leader islamico: “Promuoviamo una maggioranza musulmana moderata, che accolga le altre religioni”.
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