rifondazionegenova.org - Martedì, 27 Agosto 2013 - Mentre si fanno sempre più forti i venti di guerra contro la Siria e si prepara il terreno mediatico a giustificazione dell'intervento, occorre riflettere sullo scenario globale dell'area in questione. Ripubblichiamo un articolo di Emilio Quadrelli e Giulia Bausano di qualche tempo fa che ci sembra comunque di grande attualità. Linea di condotta: per una discussione su Siria, guerra e internazionalismo di Giulia Bausano & Emilio Quadrelli studiosi dei classici del pensiero socialista
Staffan de Mistura, L'inviato speciale dell'Onu per la pace in Siria: "L'intervento russo ha bruscamente modificato le prospettive di chi sperava di cambiare il governo di Damasco con le armi"
Guerra civile, guerra degli altri, guerra religiosa, guerra economica. Il conflitto libanese scoppiò formalmente 40 anni fa.
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Dal 2011 a oggi il numero di siriani rifugiatisi in Libano per fuggire alle violenze in corso nel loro Paese ha sfiorato quota un milione e 200mila, su una popolazione totale che non arriva a quattro milioni di persone.
Gli Stati Uniti hanno fornito nelle ultime ore almeno 50 tonnellate di munizioni ai ribelli anti-Assad nel nord della Siria. Lo riferisce la Cnn. Il materiale è stato paracadutato nella notte tra domenica e lunedì da alcuni aerei cargo. leggi
A Soros linked NGO operating in Syria with the al-Qaeda terrorist group al-Nusra is fabricating reports of civilian casualties, according to Twitter posts.
Gli Stati Uniti di fronte al bivio Mosca gioca a carte scoperte, il supporto americano all’Isis durante il conflitto in Iraq non è più un segreto, e Lavrov fa sapere a Washington di esserne al corrente.
Più o meno l'equivalente moderno della fiala di Colin Powell presentata alle Nazioni Unite nel 2003
Ansa - 17 settembre 2015 - Cinquantatre civili sono morti in raid aerei governativi siriani compiuti oggi su aree controllate dai ribelli ad Aleppo, secondo l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Altre decine sono rimasti feriti. I bombardamenti sono stati compiuti sulle aree di Al Mashehad, Al Shaar, Al Kallasa, Al Sahin e Al Maghayer, precisa l'Ondus, aggiungendo che tra le vittime vi sono 15 minorenni e donne.
Dice la verità il tredicenne che chiede all’Europa di «fermare la guerra». La vita dei profughi e la lotta all’Isis non sono gli obiettivi delle alleanze schierate in Medio Oriente
Dopo l'uccisione di Khaled Asaad, 82 anni, ex capo della direzione generale dei musei di Palmira, i terroristi dello Stato Islamico hanno distrutto il tempio di Baal Shamin. Due notizie che hanno destato l’attenzione della comunità internazionale, la stessa comunità internazionale ha però ignorato il sangue versato dai civili e dalle centinaia di soldati siriani che hanno combattutto per difendere il patrimonio Unesco dell’umanità dalla furia criminale dei jihadisti.
The expression “no justice, no peace” is usually associated these days with US demonstrations against police killings of African-Americans. But it also applies to Syria, according to Stephen Rapp, who has just stepped down as US ambassador-at-large and chief of the State Department’s Office of Global Criminal Justice
Intervista a padre Ibrahim Sabbagh, che guida una parrocchia nella città siriana: «È facile eliminarci fisicamente, ma nessuno ci riesce. Questo dimostra che Cristo è presente»
Le forze del presidente siriano sono accusate di aver utilizzato bombe a barile in aree densamente popolate. Ma a terrorizzare la popolazione sono anche i gruppi non statali. leggi
L'Occidente spaccia l'embargo alla Siria per sanzioni rivolte a personaggi del regime; in realtà affama un paese moribondo, devastato da anni di guerra. E nemmeno su questo l'Occidente è innocente.leggi
Rischiano la loro vita per salvarne delle altre, in un contesto bellico in cui pietà e senso del limite paiono non avere più spazio. Sono i “Caschi bianchi”, dal copricapo dei volontari che portano avanti un servizio di protezione civile in un Paese in cui non esiste più nessun’agenzia di pubblico servizio. In sintesi, angeli. Eroi di diverse età, uomini e donne, che di continuo ricacciano la paura giù in gola e, quando ancora tutto intorno è boati, schegge, fiamme, polvere, corrono verso l’epicentro del dramma per trarre in salvo i sopravvissuti e dare una sepoltura dignitosa ai morti.
“Vivere insieme come uomini liberi richiede di essere onorati con una cittadinanza fondata sulla legge e non sull’identità”, affermava a Roma lo scorso 26 maggio Antoine Courbane, docente all’Università Saint-Joseph di Beirut.leggi tutto
Islamisti e al Qaeda conquistano Ariha.
Cade sotto il loro controllo la provincia sirana di Idlib Con una “operazione lampo” la coalizione jihadista strappa una delle ultime roccaforti governative della provincia di Idlib, nel nord-ovest. Per l’esercito di Damasco vi sono ancora “combattimenti in corso”. I ribelli a un passo da Latakia, roccaforte governativa e cuore del potere della famiglia Assad.
Il mondo guarda con terrore al pericolo che corre una città di duemila anni nelle mani ormai dello Stato islamico. Preoccupazioni diverse ha invece il presidente siriano al-Asad che, temendo l’allargamento dei jihadisti nel centro del Paese, prova la controffensiva. Continua lo stallo diplomatico in Yemen
alarabiya - AFP - Monday, 25 May 2015 - "L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha confermato che ISIS ha giustiziato 67 civili, tra cui 14 bambini e 12 donne nelle città strategiche di Sukhnah e Al-Amiriyah, e negli alloggiamenti degli ufficiali alla periferia di Palmyra, ISIS anche giustiziato più di 150 membri dell'esercito, Forze di Difesa Nazionale e Comitati Popolari (milizie pro-regime) e altri accusati di essere fedeli al regime" con riferimento a diverse aree nella parte orientale della provincia di Homs. Lo ha riferito il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahman alla AFP, aggiungendo che intere famiglie sono state giustiziate, i bambini insieme ai loro genitori. "La maggior parte dei morti erano a Palmyra, alcune delle esecuzioni sono state riprese in video." L'Osservatorio ha aggiunto che altre 600 persone sono state fatte prigioniere da ISIS durante i rastrellamenti dell'area, tra cui forze del regime e i militanti filo-governativi, ma anche civili accusati di legami con il regime.
Syrian activists and a doctor reported Thursday of new suspected chemical attacks in the northwestern province of Idlib, leaving several dozens of people suffering from asphyxiation.
Un girone infernale. Così il rapporto pubblicato da Amnesty International(Death Everywhere: War Crimes and Human Rights Abuses in Aleppo) descrive la città di Aleppo, fulcro dei più cruenti scontri tra l’esercito siriano fedele a Bashar Al-Assad e i ribelli.
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A quattro anni dal conflitto gli Stati Uniti e L'Europa hanno capito che Bashar Al-Assad ha vinto e per impedire il sopraggiungere dell'ISIS in Occidente bisogna collaborare insieme senza pregiudizi
On January 20, Foreign Affairs managing editor Jonathan Tepperman met with Syrian President Bashar al-Assad in Damascus to discuss the conflict in an exclusive interview.
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Riceviamo e divulghiamo la lettera proveniente da Aleppo di Nabil Antaki,medico e direttore di uno degli ultimi due ospedali funzionanti rimassti in città ... Quando ho aperto il mio computer per scrivere questa lettera (1° marzo), il telefono ha squillato per informarmi che una pioggia di granate aveva colpito Azizie, il quartiere centrale di Aleppo, vicino alla Cattedrale latina, mentre la gente usciva dalla messa delle ore 17. Pochi minuti dopo, mi chiamava l’Ospedale Saint Louis per informarmi che alcuni feriti gravi li avrebbero portati a casa nostra e che c’erano stati diversi morti tra cui una ragazza di 19, Sima K. Purtroppo, da diverso tempo, è quello che ci aspetta ogni giorno, soprattutto negli ultimi 20 giorni ...
On January 20, Foreign Affairs managing editor Jonathan Tepperman met with Syrian President Bashar al-Assad in Damascus to discuss the conflict in an exclusive interview.
Damascus has agreed to stop air attacks on the northern city of Aleppo for six weeks for humanitarian reasons, the UN's special envoy to Syria said. There are hopes the truce could be replicated for other areas.
Theo Padnos è stato ostaggio di Jabhat al Nusra in Siria per due anni. Ci racconta di che cosa parlava con i terroristi (anche di Parigi), della notte più brutta e del loro desiderio: “Blowing shit up”.