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Care e cari Parlamentari,
vi scriviamo a nome della Rete della Pace per chiedervi di sostenere la risoluzione del gruppo Interparlamentari per la Pace per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'Italia. leggi
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La pace “oscurata”
di Giuseppe Giulietti
In marcia per la pace, la Perugia-Assisi
Oggi, domenica 19 ottobre, si tiene la marcia Perugia-Assisi: in migliaia per dire no a quella che, con sempre più ragione, ci appare dinnanzi agli occhi come la terza guerra mondiale.
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Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità
domenica 19 ottobre 2014
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Kailash Satyarthi ha dato a migliaia di bambini la loro libertà ed è determinato a raggiungere il suo obiettivo di porre fine alla povertà. Il lavoro minorile è una questione molto importante oggi. Anche se ci sono molti bambini lavoratori, Kailash sta facendo una grande differenza. Immaginate tutti quei bambini, che lavorano tutto il giorno e vengono torturati, come vi sentireste se non aveste alcun controllo della vostra libertà o della vostra vita? More>
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Il Nobel per la Pace è stato assegnato congiuntamente a coloro che offrono speranza ai giovani: l'attivista indiano per i diritti dei bambini Kailash Satyarthi e la pachistana Malala Yousafzay, per la sua lotta a favore dell'istruzione femminile.
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L’Accademia ha dunque deciso di premiare una coppia di attivisti, per la loro lotta a favore dei bambini e del loro diritto all’istruzione. «I bambini, si legge nel comunicato che accompagna il Premio, devono poter andare a scuola e non essere sfruttati per denaro. Nei Paesi più poveri del mondo, il 60 per cento della popolazione ha meno di 25 anni d’eta; ed è un prerequisito per lo sviluppo pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati. Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare, si legge ancora nella motivazione, gli abusi sui bambini portano al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione.
Chi sono i due Nobel per la Pace Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi
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Il Nobel per la Pace 2014 è andato a Malala Yousafzai, la ragazzina pakistana vittima di un attentato talebano nel 2009 quando aveva solo 12 anni, perché difendeva il diritto delle bambine allo studio nella valle dello Swat, e al suo lavoro che continua a sfidare la barbarie islamista che vorrebbe privare le donne dell'istruzione. |
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Care e cari, qui di seguito l'invito a partecipare a Perugia il 18 ottobre al seminario organizzato dalle reti promotrici di "un passo di pace" a Firenze del 21 settembre scorso, e alla marcia Perugia-Assisi, occasioni per rilanciare le proposte scaturite dall'appuntamento di Firenze. leggi
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100 giovani per la pace e la fraternità |
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Nota delle 4 reti promotrici di Un passo di Pace
Il tempo per spezzare le loro spade è questo
di Alex Zanotelli
Gonews - 21 settembre 2014 - Un minuto di silenzio per la pace e decine di aeroplanini di carta lanciati dal palco per dire ‘No agli F35?. A piazzale Michelangelo a Firenze, Rete della pace, Rete italiana per il disarmo, sbilanciamoci e Tavolo interventi civili di pace hanno organizzato il presidio ‘Facciamo insieme un passo di pace’. Sulla piazza con vista Firenze è stata stesa anche una bandiera arcobaleno di 15 metri per 30. Alcune migliaia di persone 5 mila secondo gli organizzatori si sono alternate in piazzale Michelangelo durante la manifestazione, iniziata alle 11 e terminata alle 16. Fra gli ospiti, il leader della Cgil Susanna Camusso e il segretario di Sel Nichi Vendola, oltre ai parlamentari del tavolo interparlamentare della pace: Giulio Marcon, Alessia Petraglia, Marisa Nicchi di Sel, Roberto Cotti del Movimento 5 stelle, Filippo Fossati e Paolo Beni del Pd. Per tutta la giornata, sul palco si sono alternati gli interventi, fra gli altri, di Alex Zanotelli, dell’ambasciatrice palestinese in Italia Mai Al Kaila e di Cecilia Strada, oltre a testimonianze video da Palestina, Afghanistan, Israele, Siria, Iraq, Libia, Congo. leggi tutto
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AssoPacePalestina in marcia per il 21 settembre a Firenze dalle ore 11 alle ore 16 con la rete della pace, la rete disarmo, sbilanciamoci e Interventi corpi civili di pace: Una Grande sfida per il movimento per la pace italiano Dobbiamo superarla con la presenza di migliaia e migliaia di persone.
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Facciamo insieme
UN PASSO DI PACE!
Basta guerre! Mai più vittime! Fermiamo le stragi di civili indifesi, a Gaza, in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan, Ucraina, Congo ....
Per Libertà, Diritti, Dignità, Giustizia, Democrazia
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Il movimento pacifista è di nuovo una minoranza
di Tom Hayden
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Firenze 21 settembre: Un passo di Pace
Roma, 22 agosto 2014 - Segreteria della Rete della Pace - Basta guerre! Mai più vittime! Fermiamo le stragi di civili indifesi a Gaza, in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan, Ucraina, .... Per Pace, Libertà, Giustizia, Democrazia Costruiamo insieme un passo di pace! Costruiamo insieme un passo di pace! a Firenze, il 21 settembre 2014 - La mobilitazione nazionale continuerà partecipando all'iniziativa promossa dalla Comunità Palestinese, a Roma, sabato 27 settembre.
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Da oggi 60 giorni per dare voce alla pace. Domenica 19 ottobre 2014 Marcia Perugia-Assisi contro la Terza guerra mondiale
di Flavio Lotti
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Repubblica - 27 luglio 2014 - Non si pongano gli interessi particolari, al centro di ogni decisione, ma il bene comune e il rispetto di ogni persona … Ricordiamo - ha detto Francesco parlando a braccio - che tutto si perde con la guerra, nulla si perde con la pace. Penso soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza, il futuro, bambini morti, bambini feriti, bambini orfani, bambini che giocano sui residui bellici e non sanno sorridere. Mai la guerra! … Questa è l'ora di fermarsi. Fermatevi per favore, ve lo chiedo con tutto il cuore, fermatevi per favore.
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Operazione Colomba, Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, ti invita a sottoscrivere l'Appello per la Vita, contro le "vendette di sangue" in Albania e a partecipare alla
Marcia Internazionale per la Pace in Albania, dal 22 giugno 2014 al 1 luglio 2014.
Per maggiori informazioni: http://www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania
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Salve, stiamo iniziando a predisporre il pullman per il viaggio a Sarajevo, dal 5 giugno mattina al 10 giugno. Sarà quindi necessario prendersi quei giorni e provvedere alle spese, non eccessive, visto il costo della vita in Bosnia. Visitate il sito o la pagina facebook peaceeventsarajevo2014 per maggiori info sulla partecipazione.
Alessandro Capuzzo, delegato nazionale per il Peace Event di Sarajevo
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Mao ... da parecchio tempo una nostra iniziativa non passava su Repubblica, Corriere, Rai3, l'Espresso, Famiglia Cristiana, ecc... oltre a ricevere l'attenzione del Vaticano, della Camera (con i loro messaggi di appoggio) e del Presidente della Repubblica (che ha stigmatizzato la nostra "pulsione antimilitarista"). Non mi pare poco. Trovate la rassegna stampa sul sito arenapacedisarmo.org e in particolare qui:
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Il Comune di Marsciano, primo Comune in Italia a farlo, ha approvato, con voto unanime, l'ordine del giorno per il riconoscimento internazionale della pace quale diritto umano fondamentale. Leggi>
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Cari Tutti
un report, veloce e sintetico, sullo svolgimento dei lavori dell'Assemblea Costitutiva della Rete della Pace, tenuta a Perugia gli scorsi 22-23 Febb
di Gianmarco Pisa
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L’Italia deve diventare una superpotenza della nonviolenza.
di Alberto Chiara
L’appello di Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII al convegno “La miglior difesa è la Pace”, svoltosi a Rimini, di fronte a centinaia di giovani, molti dei quali in servizio civile.
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La «sfida» è accettata. Il confronto è aperto. L’arcipelago pacifista risponde positivamente all’invito avanzato dalla sottosegretaria alla Difesa, Roberta Pinotti, che in una intervista a l’Unità aveva proposto un comune terreno di discussione su quale modello di Difesa e su una spending review delle spese militari.
Con interventi di: Francesco Vignarca, Licio Palazzini, Giorgio Beretta, Piergiulio Biatta, Riccardo Troisi, Lisa Clark, don Renato Sacco.
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Il Papa e le esortazioni che nessuno ascolta
Migliaia e migliaia col rimorso per egoismi da dimenticare. Ma dove la piazza finisce la folla ritrova la praticità che obbliga a fare i conti. Perché non siamo né liberi né uguali. E la cipria degli affari riavvolge le abitudini per un attimo ripudiate. Le gerarchie non ammettono trasgressioni al vangelo delle convenienze.
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