english version below

Al-Araby Al-Jadeed
https://www.middleeastmonitor.com/
9 September, 2014

Un mondo arabo con la semplice pressione di un pulsante americano
di Lamis Andoni

Non vogliamo sottovalutare o diminuire il pericolo dello Stato islamico (IS) e dell'estremismo, ma per la Lega Araba, non rilasciare una dichiarazione che affronti Israele, anche se fosse solo un’ipocrita bugia, e invece, chiedere solo misure per affrontare il terrorismo è un'altra indicazione che l'entità araba è diventato niente più che un ruolo funzionale al servizio dell'America.

Tutto questo era previsto, ma il grado di compliacità senza vergogna è la prova che le forze di sistema e della contro-rivoluzione araba sono molto volenterose di rinnovare la loro fedeltà e subordinazione al padrone americano, il protettore di tutti i troni e di quelli seduti su di essi. Ciò suggerisce anche che un rappresentante della coalizione di opposizione siriana non sarebbe stato presente alla riunione della Lega araba se questo avesse sfidato Washington, anche di poco, perchè tutto dipende dall'approvazione degli Stati Uniti.

Se non fosse per la chiamata dell’America ad un'alleanza internazionale contro il terrorismo, non avremmo visto un tentativo arabo verso il lavoro congiunto arabo e l'insistenza di mettere il termine "terrorismo" tra parentesi, perché la definizione americana del terrorismo è basata sulle sue politiche e stati d'animo, mentre il terrorismo commesso dai regimi è consentito o vietato in base a interessi Usa temporanei o permanenti. Nel frattempo, il terrorismo esercitato dall’America e da Israele è legittimo e talvolta incoraggiato e desiderato.

La riunione della Lega Araba ha dato una copertura alla strategia americana di gestione del conflitto in corso, che è di natura settaria, in modo da conservare la sua influenza e per distrarre dalle conseguenze dei crimini israeliani commessi durante la guerra di Gaza e contro i palestinesi in generale, nonchè di minare la campagne di boicottaggio di Israele e le richieste di perseguire Israele presso il Tribunale Penale Internazionale.

L'America ha trovato che lo Stato islamico è un nemico reciproco di Israele e degli arabi, spingendoli in una profonda alleanza di sicurezza. Questa alleanza è più efficace rispetto ai precedenti tentativi americani di formare un'alleanza arabo-israeliano contro l'Iran, perchè il pericolo ha un impatto maggiore, non solo per i governi arabi, ma anche per i movimenti di resistenza e, soprattutto, per i movimenti non islamisti, perchè Israele continua ad attaccare con facilità i movimenti e il popolo palestinese sul terreno.

Sì, vi è la necessità di affrontare l'estremismo religioso e settario, ma queste alleanze di sicurezza servono solo all'America e Israele e non possono anche aiutare i regimi arabi stessi, come le guerre dell'America al terrorismo eccellono sempre nel rafforzare l'estremismo e l'espansione del terrorismo in tutte le sue forme e fonti, tra cui il terrorismo americano e israeliano, così come il terrorismo religioso e settario.

Per affrontare l'estremismo settario, IS e le sue controparti non dovrebbero essere collegati ad un programma americano, ma ad un'agenda riformatrice del sistema educativo nel mondo arabo così come a progetti di sviluppo economico e sociale, al fine di ridistribuire il reddito in maniera più equa, invece di conformarsi a politiche e corruzione neoliberiste adottate dagli stati prima e dopo le rivoluzioni. Tali politiche contribuiscono solo a impoverire la già povera parte della società senza fornire opportunità di lavoro e di speranza per un futuro migliore per i giovani arrabbiati e disperati.

Tuttavia, niente di tutto questo è in realtà all'ordine del giorno della Lega Araba ufficiale, che capisce solo soluzioni di sicurezza repressive e di colpire l'autorità giudiziaria indipendente, al fine di continuare a torturare la gente e permettere lo schiudersi di nuove fazioni IS prossimamente in tutte le forme e sfondi politici. Essi consentono questo perché la maggior parte dei sistemi attivi dello Stato Islamico sono vigliaccamente di fronte a pericoli strategici, in particolare Israele, e il loro silenzio di fronte alle stragi di Israele garantiscono il sostegno americano per la loro continuità.

Non escludo la possibilità che il prossimo passo, che è stato implicitamente riconosciuto dalla maggior parte dei regimi, sia di capire come fare pressione sui palestinesi per disarmare la resistenza e impedire loro di andare alla Corte Penale Internazionale o al Consiglio di Sicurezza, perché tutte le forme di resistenza armata e pacifica sono terrorismo agli occhi di Mr America, e il sistema arabo ha dichiarato la sua guerra al terrore, non è vero?


Al-Araby Al-Jadeed
https://www.middleeastmonitor.com/
9 September, 2014

An Arab world at the push of an American button
By Lamis Andoni

We do not want to underestimate or diminish the danger of Islamic State (IS) and extremism, but for the Arab League not to issue a statement to confront Israel, even if it was only a lie and hypocritical, and instead, to only call for measures to confront "terrorism" is another indication that it has become nothing more than an Arab entity playing a functional role in service of America.

All of this was expected, but the degree of unashamed compliancy is evidence that the Arab system and counter-revolution forces are very keen on renewing their loyalty and subordination to the American master, the protector of all thrones and those sitting on them. This also suggests that a representative of the Syrian opposition coalition wouldn't be present at the Arab League meeting if this had challenged Washington, even slightly, as everything is dependent on America's approval.

If it weren't for America's call for an international alliance against "terrorism", we wouldn't have seen an Arab endeavour towards joint Arab work and an insistence on putting the term "terrorism" in brackets, because the American definition of terrorism is based on its policies and moods, as the terrorism committed by regimes is either permitted or prohibited based on American's temporary or permanent interests. Meanwhile, the terrorism exercised by America and Israel is legitimate and sometimes encouraged and desired.

The Arab League meeting gave an Arab cover to America's strategy of managing the current conflict, that is of a sectarian nature, in a manner that preserves its influence and in order to distract from the consequences of Israel's crimes committed during the war on Gaza and the Palestinians in general, and to undermine the campaigns to boycott Israel and calls for prosecuting Israel in the ICC.

America has found the Islamic State to be a mutual enemy between Israel and the Arabs, putting them into a deep security alliance. This alliance is more effective than America's previous attempts to form an Arab-Israeli alliance against Iran, as the IS danger has a greater impact, not only on the Arab governments, but the resistance movements as well, especially the non-Islamist movements, because Israel continues to easily attack the movements and Palestinian people on the ground.

Yes, there is a need to confront religious and sectarian extremism, but these security alliances only serve America and Israel and may not even help the Arab regimes themselves, as America's wars on terrorism always excels in strengthening extremism and expanding terrorism in all of its forms and sources, including American and Israeli terrorism, as well as religious and sectarian terrorism.

Confronting sectarian extremism, IS and its counterparts should not be linked to an American agenda, but to a reformative agenda of the educational system in the Arab world as well as economic and social development projects in order to redistribute the income in a fairer manner instead of in accordance with the neoliberal policies and corruption adopted by the states before and after the revolutions. Such policies only contribute to impoverishing the already poor section of society without providing job opportunities and hope for a better future for the angry and desperate youth.

However, none of this is actually on the official Arab agenda that only understands repressive security solutions and hitting the independent judiciary authority in order to continue to torture the people and allow the hatching of new IS factions coming in all shapes and political backgrounds. They allow this because most of the active IS systems are cowardly in the face of strategic dangers, especially Israel, and their silence in the face of Israel's massacres guarantee American support for their continuity.

I do not rule out the possibility that the next step, which has been implicitly approved by most regimes, is to figure out how to pressure the Palestinians to disarm the resistance and prevent them from going to the International Criminal Court or the Security Council, because all forms of armed and peaceful resistance is "terrorism" in the eyes of Mr America, and the Arab system has declared its war "on terror", hasn't it?

top