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Figuraccia Greenpeace a Nazca, al Perù non bastano le scuse
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La COP20 da Lima: ecco com’è andata la prima settimana
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Monica Frassoni: gli interessi polacchi e britannici hanno frenato le ambizioni europee sul clima .... l’accordo raggiunto al vertice europeo di fine mese è un'occasione persa. leggi
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Fermare l’economia dei cowboy
E’ passato mezzo secolo da quando l’economista Kenneth Boulding, nella foto, (1910-1993) ha scritto dei contributi fondamentali destinati a sollevare una ondata di attenzione per i problemi ambientali. Boulding era nato in Inghilterra a Liverpool, si era laureato a Oxford nel 1931 e nel 1932 era poi emigrato negli Stati Uniti dove era stato professore di Economia nelle Università dello Iowa, del Michigan e infine del Colorado.
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I poli magnetici della Terra potrebbero invertirsi entro la vita di un essere umano Si ignora perché questo avvenga, ma potrebbe avere gravi ripercussioni sulla nostra civiltà tecnologica. leggi |
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L’arma del delitto globale
L’anno scorso, proprio a settembre, si spegneva il prof. Albert Bartlett. La sua conferenza da un’ora, intitolata “Aritmetica, Popolazione ed Energia” è passata alla storia come un vero successo accademico: è stata presentata a 140.000 persone dal vivo. E’ probabilmente la conferenza più ripetuta al mondo: 1742 volte in 36 anni a partire dal 1969. Un successo meritato. Il linguaggio, gli esempi e la logica utilizzati sono quanto di più semplice e comprensibile sia umanamente possibile.
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UN experts warns: we are running out of time
Livelli record di anidride carbonica nell’atmosfera
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La fine dell'umanità non è una notizia
di Paolo Ermani
Ogni anno intorno alla metà di agosto suona il campanello d’allarme del Global Footprint Network, l’associazione che stima il giorno in cui si finiscono le risorse ecologiche prodotte per l’anno intero. E non c’è verso di frenare questo sovra-sfruttamento, ripetiamo meccanicamente errori senza imparare nulla.
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Il Tibet si sta squagliando |
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La Norvegia blocca la nostra protesta
Ottenere zone perdute, un concetto nuovo nel diritto internazionale
Una piccola bandiera ha impedito
alla guardia costiera norvegese
di porre fine alla nostra protesta.
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La verità sulle isole
di plastica nel Pacifico
Questi vortici di spazzatura stanno
creando anche una sorta di nuovo
habitat per i microbi: la Plastisfera
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Il rapporto IPCC ci porta dagli allarmismi all'adattamento
The UN's New Focus: Surviving Climate Change
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Io sto con le api
di Alexis Myriel
L’utilizzo di alcuni pesticidi particolarmente tossici sta decimando le api in tutto il mondo; Terra Nuova si affianca a Greenpeace nella petizione per chiedere al ministro delle Politiche Agricole il bando immediato delle sostanze pericolose.
Firma anche tu la petizione su:
http://salviamoleapi.org/
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L'ufficiale che rifiutò di inquinare il mare
Un ufficiale di Marina si oppone allo sversamento in mare di liquidi oleosi inquinanti e viene sottoposto a sanzioni e costretto al congedo. Lui ha combattuto nelle aule giudiziarie e oggi racconta la sua storia.
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Il clima ucciso da 90 aziende
di Suzanne Goldenberg
Due terzi dei gas serra emessi dall’inizio dell’Età industriali sono riconducibili a novanta aziende solamente. Petrolio, gas e combustibili fossili che hanno cambiato per sempre il clima e minacciano oggi la vita sulla terra. Il paradosso? Che i loro padroni, siano Stati siano privati, non accennano a voler cambiare le cose.
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http://www.greenreport.it - 30 dicembre 2013
Più che un piano Marshall ci vuole un piano Langer per l’Europa e per l’Italia
Qui da noi di ambiente si continua a parlare pochissimo, non si dà nemmeno notizia che un’italiana molto competente stia correndo per le primarie dei Verdi europei (Monica Frassoni), nessuna tra le forze di governo sembra voler raccogliere il tema della conversione ecologica e anche nel nuovo corso del Pd non è proprio uno degli argomenti più sentiti. Solo che senza quel passaggio, non si va da nessuna parte. E non si esce nemmeno dalla crisi. Sarebbe bello che anche in Italia si capisse che una luce in fondo al tunnel è accesa. E che si tratta di una lampadina a basso consumo, raggiungibile su un mezzo di trasporto collettivo, risparmiando energia e sprecando meno risorse per creare più lavoro e più innovazione (e quindi competitività). E che sì, da questo punto di vista ci vuole uno shock. Ma non quello roboante e muscolare. No, quello che ci vuole più lenti, più dolci, più profondi, come insegnava Langer. Tanto tempo fa.
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