http://www.timmylove.altervista.org/tl/nom/congiura.html Il piano per la conquista del mondo Abbiamo estratto e condensato alcune parti di un documento pubblicato dal Times di Londra l'8 maggio 1920 ma che furono pubblicati in Russia nel 1905 - per l'esattezza queste conferenze riportate nel documento furono tenute nel 1901 e parlano di una sinistra congiura mondiale. Determineremo una crisi economica universale con tutti i mezzi clandestini possibili coll'aiuto dell'oro, che è tutto nelle nostre mani. In pari tempo getteremo sul lastrico folle enormi di operai, in tutta l'Europa. Le masse inferocite si getteranno su quanti hanno detenuto il potere e le ricchezze - noi sappiamo bene quando accadrà e non ne subiremo i danni. A causa della loro trascuratezza o della corruzione dei loro ministri, o della loro ignoranza in fatto di finanza, i sovrani Goym hanno reso i loro paesi debitori delle nostre banche ad un punto tale, che non potranno mai redimere le loro ipoteche. In due soli giorni possiamo estrarre qualsiasi somma dai depositi segreti dei nostri tesori. Ogni prestito, come la spada di Damocle, pende sulla testa dei governanti, che invece di prelevare certe somme direttamente dalla nazione per mezzo di una tassazione temporanea, vanno dai nostri banchieri col cappello in mano. Dobbiamo ottenere l'assoluto monopolio dell'industria e del commercio. Questo privilegio farà sì che tutta la forza politica sarà nelle mani dei commercianti, i quali col profitto abusivo opprimeranno la popolazione. L'aristocrazia non dovrà più esistere quale potenza politica in quanto proprietaria di terreni che gli garantiscono l'indipendenza economica. Pertanto è essenziale per noi di privare l'aristocrazia delle sue terre, a qualunque costo. E' essenziale che l'industria prosciughi la terra di tutte le sue ricchezze, e che la speculazione concentri nelle nostre mani tutte le ricchezze del mondo ottenute con questi mezzi. In questo modo tutti i Goym verranno ridotti nelle file del proletariato, ed allora essi si piegheranno davanti a noi per ottenere il diritto di esistere. Aumenteremo i salari, ma ciò non porterà beneficio all'operaio, perché contemporaneamente accresceremo il prezzo delle sostanze più necessarie, col pretesto dei cattivi risultati dei lavori agricoli. Con astuzia mineremo le basi della produzione, seminando i germi della anarchia fra gli operai ed incoraggiandoli nell'abuso degli alcoolici. Nasconderemo il nostro piano sotto l'apparente desiderio di aiutare le classi lavoratrici alla soluzione dei grandi problemi economici: questa nostra propaganda viene aiutata in tutto e per tutto dalle nostre teorie economiche. Circonderemo il nostro governo con un vero esercito di economisti di banchieri, di commercianti e, cosa ancora più importante, di milionarii, perché, in realtà, ogni cosa sarà decisa dal danaro. Nel frattempo, fintanto che non sarà prudente riempire gli incarichi di governo con i nostri fratelli Giudei, affideremo i posti importanti a individui la cui fama e il cui carattere siano così cattivi da scavare un abisso fra essi e la Nazione, ed anche a gente di tal risma, che abbia timore di finire in galera se ci disobbedirà. E tutto questo allo scopo di obbligare costoro a difendere i nostri interessi finché abbiano fiato in corpo. Al momento attuale, se un Governo assume un atteggiamento a noi contrario si tratta di una pura formalità; esso agisce essendo noi pienamente informati del suo operato e col nostro consenso, accordato perché le dimostrazioni anti-semitiche ci sono utili per mantenere l'ordine fra i nostri fratelli minori. Abbiamo al nostro servizio individui di tutte le opinioni e di tutti i partiti: Tutti costoro sono aggiogati al nostro carro. Ciascuno di essi mina, a modo proprio, i residui del potere cercando di distruggere le leggi tuttora esistenti. I dissensi fra i partiti li danno nelle nostre mani, perché, per condurre un'opposizione è essenziale aver del denaro, e questo lo controlliamo noi. I governi li abbiamo trasformati in arene dove si combattono le guerre di partito. Fra poco il disordine ed il fallimento appariranno ovunque. Chiacchieroni irrefrenabili trasformarono le assemblee parlamentari ed amministrative in riunioni di controversia. Giornalisti audaci, e sfacciati scrittori di opuscoli, attaccano continuamente i poteri amministrativi. L'abuso del potere preparerà definitivamente il crollo di tutte le istituzioni e tutto cadrà sotto i colpi della popolazione inferocita. Con questi procedimenti tutti i governi sono tormentati, urlano tranquillità e per amor di pace sono disposti a qualunque sacrificio. Ma noi negheremo ad essi tranquillità e pace finché non riconosceranno umilmente il nostro super-governo internazionale. Noi abbiamo l'intenzione di assumere l'aspetto di liberatori dell'operaio, venuti per affrancarlo da ciò che lo opprime, quando gli suggeriremo di unirsi alla fila dei nostri eserciti di socialisti, anarchici e comunisti. Sosteniamo i comunisti, fingendo di amarli adducendo principii di fratellanza e dell'interesse generale dell'umanità, promosso dalla nostra massoneria socialista. Noi governiamo le masse mediante i sentimenti di gelosia ed odio fomentati dall'oppressione e dalla miseria. Ed è facendo uso di questi sentimenti che togliamo di mezzo tutti coloro che ci ostacolano. Per impadronirci della pubblica opinione dovremo anzitutto confonderla al massimo grado mediante le opinioni più contraddittorie, così che la gente smetterà di avere opinioni in fatto di politica; E questo è il primo segreto. Il secondo segreto consiste nel moltiplicare ad un punto tale gli errori, i vizi, le passioni e le leggi convenzionali del paese, che nessuno possa vederci chiaro in simile caos. Quindi gli uomini cesseranno di comprendersi a vicenda. Questa politica ci aiuterà pure a seminare la zizzania in tutti i partiti; a dissolvere tutte le forze collettive, a scoraggiare ogni iniziativa individuale, la quale potrebbe in qualche modo intralciare i nostri progetti. Per togliere al colpevole politico la sua corona di eroismo, lo metteremo al livello degli altri delinquenti, alla pari con i ladri, gli assassini ed i più ripugnanti malfattori. Allo scopo di distogliere la gente troppo irrequieta dalla discussione delle questioni politiche, la provvederemo di problemi nuovi; quelli cioè dell'industria e del commercio. Terremo distratto il popolo con varie forme di divertimenti: ludi ginnici, passatempi, passioni di vario genere, osterie e via discorrendo. Fra poco principieremo a mettere degli avvisi nei giornali invitando il popolo a competere in ogni genere di nuove imprese, come ad esempio alle gare artistiche, di sport, ecc. Quando verrà il giorno dell'incoronazione del nostro Sovrano Mondiale, provvederemo con questi stessi mezzi, e cioè servendoci della plebe, a distruggere tutto ciò che potrebbe ostacolare il nostro cammino. Il riconoscimento del nostro regno avrà inizio dal momento stesso che il popolo, scisso dai dissensi e dolorante per il fallimento dei suoi governanti (e tutto questo sarà stato preparato da noi), griderà: "Destituiteli e dateci un autocrate che governi il mondo, che ci possa unificare distruggendo tutte le cause di dissenso, cioè le frontiere, la nazionalità, le religioni, i debiti dello Stato ecc., un capo che ci possa dare la pace ed il riposo che non abbiamo sotto il governo del nostro sovrano e dei nostri rappresentanti. I cambiamenti inutili di governo che abbiamo sempre suggerito ai Goym, e che sono stati il mezzo col quale abbiamo minato il loro edificio di Stato, avranno in allora talmente stancato le nazioni, che esse preferiranno sopportare qualunque cosa da noi, piuttosto che ritornare ai tumulti ed alle disgrazie attraversate. Ma voi sapete benissimo, che allo scopo di ottenere che la moltitudine debba formulare a gran voce una richiesta simile, è tassativamente necessario disturbare senza posa in tutti i paesi le relazioni esistenti fra popolo e governo, promuovere ostilità, guerre, odii e persino il martirio, mediante la fame, la carestia e l'inoculazione di malattie, in tale misura che i Goym non vedano altro modo per uscire da tanti guai, che un appello per la protezione al nostro denaro e alla nostra completa sovranità. Il potere del nostro sovrano si baserà principalmente sul fatto, che egli sarà garante dell'equilibrio del potere e della pace perpetua del mondo. Il Re di Israele, nel giorno che porrà sul suo capo consacrato la corona che gli verrà presentata da tutta l'Europa, diventerà il Patriarca Mondiale. A questo saranno costretti anche i Goym, perché prometteremo loro la restituzione di tutte le loro libertà dopo che avremo soggiogato i nemici del mondo e costretti tutti i partiti a sottomettersi. Non occorre che vi dica quanto tempo dovranno aspettare per riavere queste loro libertà! Per raggiungere lo scopo ci siamo serviti della stampa, di discorsi in pubblico e di libri scolastici di storia ingegnosamente compilati; Per giovare al nostro piano mondiale, dobbiamo impressionare i governi mediante la cosidetta pubblica opinione, che in realtà viene dovunque preparata da noi per mezzo di quel massimo fra i poteri che è la stampa, la quale - fatte insignificanti eccezioni di cui non è il caso tener conto - è completamente nelle nostre mani. Essa serve a suscitare nel popolo passioni furenti, oppure, talvolta, dissensi egoistici di partito; cause entrambe che possono essere necessarie al nostro scopo. La stampa è spesse volte vana, ingiusta e mendace, e la maggior parte della gente non ne capisce affatto le sue vere intenzioni. Fra le pubblicazioni aggressive ve ne saranno anche talune istituite da noi apposta con tale intento. Ma esse attaccheranno solo quei punti della nostra politica, che abbiamo l'intenzione di cambiare. Nessuna informazione giungerà al pubblico senza essere stata prima controllata da noi. Tutte le notizie sono ricevute da poche agenzie, quando giungeremo al potere, esse ci apparterranno completamente e pubblicheranno solo quelle notizie che noi permetteremo. Nessuno che desideri attaccarci colla sua penna troverebbe un editore. La letteratura e il giornalismo sono le due più importanti forze educative, e per questo motivo il nostro governo si accaparrerà il maggior numero di periodici. Con questo sistema neutralizzeremo la cattiva influenza della stampa privata ed otterremo un'influenza enorme sulla mente umana. Ma il pubblico non deve avere il minimo sospetto di queste precauzioni; perciò tutti i periodici pubblicati da noi, avranno apparentemente vedute ed opinioni contraddittorie, ispirando così la fiducia e presentando un'apparenza attraente ai nostri non sospettosi nemici, che cadranno nella nostra trappola e saranno disarmati. Questa opposizione da parte della stampa, servirà anche a far credere al popolo che la libertà di parola esiste sempre. Nessuno dei suoi membri rivelerà mai di essere a conoscenza di un segreto qualora non abbia ricevuto l'ordine di renderlo pubblico. Nessun singolo editore avrà il coraggio di tradire un segreto confidatogli, per la ragione che nessuno è ammesso nel mondo letterario, il quale non abbia preso parte a qualche losco affare nella sua vita passata. Pertanto, se qualcuno desse il minimo segno di disubbidienza, il triste episodio del suo passato verrebbe palesato immediatamente. Finché il passato losco di questi individui è conosciuto da pochi, il prestigio di ogni giornalista attira l'opinione pubblica di tutto il paese. Il popolo lo segue e lo ammira. Quando poi arriveremo al periodo del nuovo regime - cioè durante il periodo transitorio che precederà la nostra sovranità - non permetteremo alla stampa di pubblicare qualsiasi resoconto di delitti, essendo essenziale che il popolo creda il nuovo regime talmente superiore, d'aver soppresso perfino la delinquenza. I delitti che avverranno saranno conosciuti soltanto dalla loro vittima e da gli eventuali testimoni oculari e da nessun altro. La loggia massonica in ogni parte del mondo agisce inconsciamente da maschera al nostro scopo. Ma l'uso che faremo di questa potenza nel nostro piano di azione, come i nostri quartieri generali, restano perpetuamente sconosciuti all'universo. Noi, razza dispersa, non potevamo, come tale, conseguire il nostro scopo con mezzi diretti, ma soltanto con mezzi indiretti, subdoli e fraudolenti. Questa fu la vera causa ed origine della nostra organizzazione massonica. Fino a quando non avremo conseguito il potere, cercheremo di fondare e moltiplicare le logge massoniche in tutte le parti del mondo. Alletteremo a farne parte coloro che possono diventare, o sono di già, animati da amore per il pubblico bene. Queste logge saranno la fonte principale ove attingeremo le nostre informazioni; saranno pure i nostri centri di propaganda. Centralizzeremo tutte queste logge sotto una direzione unica, conosciuta a noi soli e costituita dai nostri uomini più sapienti. Queste logge avranno anche i loro rappresentanti, per mascherarne la vera direzione. Quasi tutti gli agenti della polizia internazionale segreta faranno parte delle nostre logge. È per noi sommamente importante di assicurarci i servizi della polizia, perché essi possono mascherare le nostre imprese, inventare ragioni plausibili per spiegare il malcontento delle masse, come pure colpire coloro che rifiutano di sottomettersi a noi. I Governi non possono fare il più piccolo trattato senza il nostro intervento segreto. "Per me reges regunt" - i sovrani regnano per mezzo mio - Leggiamo nella Legge dei Profeti, che siamo prescelti da Dio per governare il mondo. Organizzeremo un governo fortemente centralizzato, in modo da acquistare le forze sociali per noi. Per mezzo di nuove leggi regoleremo la vita politica dei nostri sudditi come se fossero tanti pezzi di una macchina. Tali leggi limiteranno gradatamente tutte le libertà accordate ai Goym. In questo modo il nostro regno si svilupperà in un dispotismo così possente, da essere in grado di schiacciare i Goym malcontenti o recalcitranti in qualunque ora ed in qualunque luogo. Dobbiamo adoperare ogni mezzo per sviluppare la popolarità del nostro supergoverno, presentandolo come il protettore e il rimuneratore di tutti coloro che volontariamente si sottometteranno a noi. Quando faremo il nostro colpo di Stato, diremo al popolo: "Tutto andava in malora; tutto avete sofferto, ma ora noi distruggiamo le cause delle vostre sofferenze; vale a dire le nazionalità, le frontiere, e le monete nazionali. Allora il popolo, esultante e pieno di speranza, ci porterà in trionfo. La potenza del voto, al quale abbiamo addestrato i membri più insignificanti dell'umanità per mezzo di comizi organizzati e di accordi prestabiliti, adempirà allora il suo ultimo compito. Chiunque desideri mantenere il suo posto dovrà, per assicurarselo, ubbidirci ciecamente. La necessità del pane quotidiano obbligherà i Goym a tacere ed a rimanere nostri umili servitori. I rettori delle università, nonché i professori di esse, saranno preparati in modo speciale per mezzo di elaborati e segreti programmi d'azione, nei quali saranno istruiti e dai quali non potranno deviare impunemente. Dalla memoria degli uomini cancelleremo il ricordo dei secoli passati, che potrebbe essere sgradevole per noi. Aboliremo ogni specie di educazione privata. La parola libertà, suscettibile di diverse interpretazioni, sarà da noi definita nel modo seguente: "La libertà è il diritto di fare ciò che la legge permette". Tale definizione ci servirà in questo senso, che sarà in nostro arbitrio di dire dove potrà esserci libertà e dove no, per la semplice ragione che la legge permetterà solamente quello che a noi piacerà. Quando, infine, avremo ottenuto il potere per mezzo di numerosi colpi di Stato, che saranno da noi preparati in modo che abbiano luogo simultaneamente in tutti i paesi; e quando i governi di questi saranno stati dichiarati ufficialmente incapaci di reggere la pubblica cosa (potrà trascorrere un periodo di tempo considerevole prima che tutto ciò avvenga: magari un secolo): faremo ogni sforzo per impedire che siano fatte delle congiure contro di noi. Per raggiungere questo intento applicheremo la pena capitale, senza pietà, per coloro che prendessero le armi per impedire lo stabilimento del nostro potere. Decreteremo una legge per condannare tutti i preesistenti membri delle società segrete all'esilio fuori di Europa perché quivi noi avremo il centro del nostro governo. Non dobbiamo preoccuparci delle numerose vittime che saranno sacrificate per ottenere una prosperità futura. Il nostro governo sarà circondata da un alone di potere mistico. Ad esempio, dimostrando che sussiste per mandato divino. Il nostro programma persuaderà una terza parte della popolazione a sorvegliare il resto, per un alto senso di dovere ed in base al principio del servizio governativo volontario. Allora non sarà più considerato come un disonore, ma anzi come cosa lodevole il fare la spia. In un prossimo futuro faremo del presidente il nostro "fantoccio" il quale sarà una semplice marionetta nelle nostre mani. Inoltre, daremo al presidente la facoltà di proclamare la legge marziale. Naturalmente, in simili condizioni, la chiave della situazione recondita sarà nelle nostre mani, e nessuno all'infuori di noi controllerà la legislazione. Ora, avendo abbozzato il nostro piano d'azione, discuteremo quei particolari che potranno esserci necessari allo scopo di compiere nell'organismo della macchina statale, la rivoluzione nel senso che ho già indicato. Colla parola "particolari" voglio indicare la libertà di stampa, il diritto di formare delle associazioni, la libertà di religione, l'elezione dei rappresentanti del popolo e moltissimi altri diritti che dovranno svanire dalla vita quotidiana dell'uomo. Faremo capire al popolo, che non solo non ci daremo nessun pensiero delle sue opinioni e dei suoi desiderii, ma altresì che saremo pronti in qualunque momento ed in qualunque luogo a sopprimere con una mano forte qualsiasi espressione o accenno di. opposizione. Le nazioni si sottomettono ciecamente soltanto ad una potenza forte che sia totalmente indipendente da esse e nelle cui mani esse vedano scintillare una spada che serva come arma di difesa contro tutte le insurrezioni sociali. Perché dovrebbero desiderare che il loro sovrano abbia l'anima di un angelo? Anzi, esse devono vedere in lui la personificazione della forza e della potenza. Deve sorgere un regnante che sostituisca i governi esistenti, viventi sopra una folla che abbiamo demoralizzato colle fiamme della anarchia. Abbiamo messo in contrasto gli uni con gli altri tutti gli interessi personali e nazionali dei Goym, fomentandone tutti i pregiudizi religiosi e nazionali per quasi venti secoli. Questa società diventerà completamente indifferente e persino nemica della religione e disgustata dalla politica. La bramosia dell'oro sarà l'unica sua guida. Quando ci stabiliremo come Signori della Terra, non ammetteremo altra religione che la nostra; cioè una religione che riconosce il Dio solo, a Cui il nostro destino è collegato dall'averci Egli eletto, e da Cui il destino del mondo è determinato. Per questa ragione dobbiamo distruggere tutte le professioni di fede. Se il risultato temporaneo di questa distruzione sarà di produrre degli Atei, ciò si frapporrà al nostro scopo, ma servirà come esempio alle generazioni future, che ascolteranno i nostri insegnamenti sulla religione di Mosè, la quale, con le sue dottrine risolute e ponderate, ci impose come un dovere il mettere tutte le nazioni sotto i nostri piedi. Inoltre insisteremo molto sulle verità mistiche degli insegnamenti Mosaici, sui quali, diremo, è basata tutta la loro forza educativa. Attualmente la libertà di religione prevale ovunque, e l'epoca che il Cristianesimo cadrà in frantumi non è oramai troppo distante. Sarà ancora più facile per noi di distruggere le altre religioni. Noi ridurremo il clero e le sue dottrine a tener così poco posto nella vita, e renderemo la loro influenza così antipatica alla popolazione, che i loro insegnamenti avranno risultati opposti a quelli che avevano una volta. Ma finché non avremo compiuto la rieducazione della gioventù per mezzo di nuove religioni temporanee, per condurla alla nostra, non attaccheremo apertamente le Chiese esistenti, ma le combatteremo con la critica, la quale ha già suscitato e continuerà a suscitare dissensi fra esse. Genericamente parlando, la nostra stampa denuncierà i governi e le istituzioni dei Goym, sia religiose che d'altro genere, mediante articoli d'ogni specie spogli di qualunque scrupolo, allo scopo di screditarli al massimo grado così come noi soli sappiamo fare. Con questi mezzi opprimeremo i Cristiani ad un tale punto, che li obbligheremo a chiederci di governarli internazionalmente. Quando raggiungeremo una simile posizione, potremo immediatamente assorbire tutti i poteri governativi del mondo e formare un Super-governo universale; al posto dei governi ora esistenti, metteremo un colosso che si chiamerà l'"Amministrazione del Supergoverno". Le sue mani si allungheranno come immense tanaglie e disporrà di una tale organizzazione, che otterrà certamente la completa sottomissione di tutti i paesi. È ancora necessario per noi di provare che il nostro regno è voluto da Dio? È possibile che, possedendo così vaste ricchezze, non riusciamo a dimostrare che tutto l'oro da noi ammassato in tanti secoli, non aiuterà la nostra vera causa per il bene, cioè per il ripristinamento dell'ordine sotto il nostro regime? Forse bisognerà ricorrere in certa misura alla violenza; ma tale ordine sarà certamente ristabilito. Dimostreremo di essere i benefattori che hanno restituito la libertà e la pace al mondo torturato. Offriremo al mondo questa possibilità di pace e di libertà, ma certamente ad una condizione sola, e cioè che il mondo aderisca strettamente alle nostre leggi. Dimostreremo pure che né la posizione, né il potere, dànno ad un uomo il diritto di propugnare principi perniciosi, come ad esempio la libertà di religione, l'uguaglianza, o idee simili. Il prestigio di questa potenza sarà tale, che avrà l'adorazione mistica, nonché la soggezione di tutte le nazioni. Una potenza vera non si piega ad alcun diritto, neanche a quello di Dio. Allora potremo dire alla nazione: "Pregate Iddio e prosternatevi a Colui che porta il segno della predestinazione del mondo, di Cui Iddio in persona ha guidato la stella affinché nessuno fuorché Lui potesse liberare l'umanità da ogni peccato". Firmato dai rappresentanti di Sion del 33° grado.
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